11. Ci provai quella sera. La teoria era perfetta, ma temevo di cadere sulla pratica. Il senso di colpa non era scomparso, l’avevo solo rielaborato. E provare piacere ripensando a quelle tre ore aveva qualcosa di sporco. Va anche detto che le cose sporche di solito sono eccitanti, potevo partire di lì. Presi il mio rabbit e mi stesi sul letto di camera mia. Mi spogliai del tutto. Mi accarezzai, perché avevo bisogno di carezze. Avevo bisogno di volermi un po’ bene, in quel momento. Pensai al modo in cui Xavier aveva sollevato il mio baby-doll. Stavo già godendo forte, le sue mani erano elettriche sulla mia pelle. Mi aveva messo due dita in bocca e io le avevo succhiate. Mi aveva palpato i seni, io avevo aperto le cosce per lui. Avevo iniziato a sgrillettarmi, l’avevo implorato di fot