Tutto intorno a me, in ogni direzione, c’era vita. Si muoveva tra le cime degli alberi e tra i tronchi; si mostrava in cerchi sempre più ampi e mescolati nel grembo del mare; balzava dagli abissi; potevo sentirla in un fitto bosco alla mia destra, il mormorio che saliva e scendeva in incessanti volumi di suono, interrotto a tratti da un orrido grido o da un fragoroso boato che scuoteva la terra; ed ero sempre perseguitato da quella sensazione inspiegabile che occhi invisibili mi stessero osservando, che piedi silenziosi seguissero le mie tracce. Non ero né nervoso né teso; ma il peso della responsabilità su di me era evidente, così che ero più cauto del solito. Mi giravo spesso a destra, a sinistra e alle spalle per non essere sorpreso, e tenevo il fucile pronto in mano. Una volta avrei gi
