Ci avviciniamo alla giostra dei cavalli e presi in braccio Elara, la remise sul fianco e recuperammo anche James che sembrava avesse fatto la traversata dell'Atlantico a nuoto tanto era fiero e felice.
"Dobe andiamo adessho?"
Chiese lei, sorridendo con quei dentini bianchi, il nasino arricciato e le fossette sulle guance.
"Sorpresa!"
Disse Logan ridendo, camminando al nostro fianco.
"I pelucheeee!!"
Urlò la piccolina, guardando lo stand dove eravamo diretti.
"Miei, miei, mieiiiiii!! Peffavole!!"
Chiese battendo le manine.
Era uno stand dove bisognava lanciare delle palle da baseball contro dei peluche in movimento.
"James, è il tuo momento!"
Gli dissi.
Lui non se lo fece ripetere due volte, tiro su le maniche della felpa e si mise all'opera, iniziando a tirare palline come se non ci fosse un domani fino ad accumulare 1700 punti.
Il giostraio indicò vari peluche e dalla fine la nana scelse un unicorno rosa e glitterato, grande due volte lei.
Per ringraziarlo, Elara lo abbracciò felice e poi sorrise e dette un bacino sulla guancia di James, che portava quel peluche in braccio come se fosse stato un premio Oscar.
Ci avvicinammo poi alla bancarella dove si sparava con delle pistole ad aria.
Passai Elara a James che si allontanò di qualche passo, per sicurezza.
Logan mi raggiunse e prese una pistola ad aria contemporaneamente a me, caricammo i proiettili e ci guardammo occhi negli occhi.
"Per la nostra principessa."
Disse serio ed io annuii.
Iniziammo a sparare, mentre la nostra piccola principessa batteva le manine contenta, tappando di tanto in tanto le orecchie con le manine punto nel giro di cinque minuti riusciremo a raggiungere più di 15.000 punti.
I i pomeriggi estivi dove io e Logan eravamo soliti sparare alle latine di birra in giardino, avevano dato i loro frutti.
James si avvicinò con Elara tra le braccia per farle scegliere i vari peluche proposti: alla fine scelse un orso marrone ed un coniglietto bianco, in sostituzione di quello che ci aveva chiesto precedentemente.
Eravamo diventati "I tre dei peluche" , un trio altamente poco raccomandabile e temibile.
James sbadiglio, seguito dalla nana che cominciava a essere stranamente silenziosa.
Guardai Logan, sommerso tra l'orso ed il coniglio e lui si fermò ad una panchina.
Posò i due peluche e senza che io dicessi una parola, si tolse la giacca e la posò sulle spalle della piccola, che dal mio fianco si stese sul mio petto, al calduccio e comoda.
Ci fece un sorrisone, seguito da uno sbadiglio.
"Troppe emozioni eh, Scimmietta."
Sussurrai dandole un bacio sulla fronte.
Ci incamminando verso casa e dopo circa un quarto d'ora di camminata, eravamo nuovamente in salotto.
Tolsi le scarpe e salii al mio piano, entrai in quello che era il mio ex studio e che avevamo sistemato come sua cameretta, misi il pigiamino alla nana e la lasciai nel lettino, coprendola per bene.
Le detti il bacio della buonanotte e siete di sotto dai ragazzi.
James si era ritirato, cotto dalle emozioni della serata e Logan mi aspettava per la nostra sigaretta serale, un rilassante rito tra chiacchiere, sigaretta e una birra per chiudere la giornata.
Accesi la mia Marlboro touch e ne aspirai una boccata rilassandomi all'istante, stando seduto con Logan fuori il portico di casa, davanti al fuoco.
Non avevamo bisogno di parole, scambiavamo le poche chiacchiere tra una boccata e l'altra mentalmente.
Chi ci avrebbe visto da fuori avrebbe visto due matti che rompevano i silenzi tra un sorso di birra e una boccata di sigaretta ridendo per niente.
Sentii un rumore provenire dall'interno della casa e mi voltai verso la porta.
"Cazzo."
Elara era sulle scale, col suo nuovo amico orso di peluche in mano ed un biscotto in bocca ed un bicchiere di latte nell'altra.
Benedissi l'ottima idea di aver comprato stoviglie di plastica e di aver sostituito tutto ciò che era in vetro al suo arrivo.
Posai la sigaretta nel portacenere buttai fuori il fumo dal naso, entrando poi in casa.
"Scimmietta! Che ci fai sveglia?"
Le chiesi senza avvicinarmi, stando con le gambe fuori dall'uscio di casa, sporgendomi col busto sulla porta leggermente aperta per non farle prendere freddo.
"Va a letto, è tardi anche James dorme!"
"S'è un moshtlo nell'ammadio, lo ha detto il mio amico Teddy!
Disse indicando il suo peluche.
"Naaah, lo fiuterei!
Non c'è nessuno, fila a nanna!"
Le dissi, trattenendo una risata.
"Fa fleddo nella mia stansa nuova!"
Guardai fuori la porta, Logan rideva ascoltando la piccola peste.
"Non mi aiuti così!"
Gli dissi ridendo.
Cercai di tornare serio e rientrai dentro con la testa.
"Elara ci sono almeno 30 gradi col termostato. io i ragazzi giriamo senza maglia per quanto faccia caldo in casa, fila a nanna!"
In tutta risposta, corse verso di me e mi allungo la manina dove aveva abbracciato Teddy.
Quella manina era diventato uno dei miei talloni di Achille e lei lo aveva capito.
Allungai la mano e mi strinse l'indice.
"E se i mosthtli ti lapiscono? È meglio se dommo con te, Teddy si plotezzelá!"
Decretò seria.
Mi abbassai alla sua altezza, piegando le ginocchia.
"Sono grande per dormire con te."
Lei ci pensò su un attimo.
"Ma tu non dommi con me, shono io che shono piccola e dommo con te!"
Era troppo, non resistette e scoppiai a ridere abbassando la testa sul pavimento per non farmi vedere da lei.
Sentivo Logan ridere fuori nel patio.
"Ti pleeego! Peffavole!"
Disse facendomi gli occhioni alla Bambi.
"E va bene, solo per questa notte però!"
Dissi sospirando arreso.
"Credici tu!"
Urlò Logan da fuori.
Mi sporsi per guardarlo ridendo, lui prese la mia sigaretta, la alzò Come per chiedere il permesso di finirla e ne fece una boccata.
"Buona Luna!"
Gli dissi prendendo in braccio la nana e salii le scale fino a raggiungere la mia camera da letto.
Entrammo e la posai sul letto guardandola, poi posai il biscotto ed il bicchiere di latte sul comodino, dal suo lato.
"Che c'è? Mh? Dì!"
Le chiesi, visto che mi fissava.
"Pussi!"
Disse candidamente e diuresi divertito.
"Hai ragione, puzzo di sigaretta. dovrei smettere ma fumo solo quando in teoria tu non dovresti essere nei paraggi come poco fa!"
Lei saltellò sul letto divertita.
"Peccato, pecché sai di buono le altle volte!"
Disse fissandomi e poi afferrò il biscotto e lo morse.
"Ah si? So di buono? E di cosa so?"
Chiesi incuriosito.