“Tu verrai,” dissi abbassando la voce e pronunciando quelle parole come fossero un ordine, non una richiesta. Avrebbe fatto come dicevo io. I suoi occhi fino a quel momento, erano stati un po’ selvaggi e fin troppo concentrati su quello che le stavamo facendo. Era stata nel panico. Ma dopo che le dissi quelle due paroline, mi guardò negli occhi, le sue pupille si dilatarono al punto da far sparire il verde dei suoi occhi, e si concentrò. Su di me. “Guardami,” le ordinai. Mi guardò fisso negli occhi. Le feci abbassare le braccia e mi mossi mettendomi con la schiena contro il muro. La feci girare e la posizionai davanti a me, la sua schiena premuta contro il mio petto. Blade ci guardò con un ghigno compiaciuto sulla faccia, aspettando pazientemente quello che stavo per offrirgli. La fic