13 Una domenica mattina, camminando verso la chiesa, tenevo il piccolo Miles al mio fianco e avevo sotto gli occhi la sorellina, che ci precedeva in compagnia della signora Grose. Era una giornata chiara e frizzante, la prima da qualche tempo; la notte aveva disteso un velo di brina e l’aria d’autunno, limpida e pungente, rendeva quasi festoso il suono delle campane. Per una curiosa disposizione d’animo, in quel momento mi scoprii particolarmente e piacevolmente colpita dalla docilità dei miei piccoli allievi. Come mai non sentivano il peso della mia inesorabile, perpetua compagnia? In qualche modo mi ero accorta di non aver fatto altro che cucire il bambino alle mie sottane, e che, almeno a giudicare da come i miei protetti erano sorvegliati a vista, sembrava che il mio intento fosse pre