VI.

2561 Words

VI. IL “VECCHIO FORSYTE” E IL “VECCHIO MONT”Mentre s’allontanava turbata e perplessa, Fleur quasi urtò, senza avvedersene, una figura anche troppo famigliare, immobile dinanzi a un quadro di Alma Tadema, perduta in una specie di ansietà grigia, quasi meditasse sull’instabilità dei valori di scambio. «Babbo! Tu qui, in città? Vieni con me a pranzo, devo tornare a casa subito». Agganciandosi al suo braccio, e cercando di tenersi tra il padre e la figura di Eva, lo condusse via, pensando: “Ci avrà visti? E possibile che ci abbia visti?”. «Sei abbastanza coperta?» borbottò Soames. «Ma sì, fin troppo!» «È quel che dite sempre voi donne. Tira il vento dell’est e tu hai il collo nudo! Già, ma secondo te io non posso sapere…» «Certo, caro, ma basta che sappia io». Gli occhi grigi l’avvolser

Free reading for new users
Scan code to download app
Facebookexpand_more
  • author-avatar
    Writer
  • chap_listContents
  • likeADD