CAPITOLO XIII. Gli Eimuri. Rassicurati dalla tranquillità che regnava, almeno pel momento, nella immensa foresta, Alvaro, il castigliano ed il mozzo, avevano chiusi gli occhi. Erano tutti stanchi dalle lunghe marce dei giorni precedenti ed una buona dormita era più che necessaria per prepararli al lungo viaggio che contavano riprendere l'indomani onde mettersi in cerca della tribù dei Tupinambi, che forse era tornata ai suoi villaggi. Dormivano però, come aveva detto il castigliano, con un solo occhio, come i marinai di guardia. Ed infatti or l'uno o l'altro, temendo sempre una sorpresa da parte degli Eimuri che scorazzavano tutti i dintorni della baia, si svegliava per ascoltare. Per parecchie ore ai loro orecchi non erano giunti che i fischi stridenti delle parraneca ed i muggiti rau