CAPITOLO XI. Nella foresta vergine. Anche sulla riva opposta la foresta continuava e non meno folta di quella che i naufraghi avevano attraversata poco prima con tanta fatica. Era anzi più intrecciata essendo composta d'una infinita varietà di piante che crescevano confusamente le une accanto alle altre, strette da liane smisurate e da arbusti e da radici enormi che sorgevano da tutte le parti non trovando più posto nel sottosuolo, convertito ormai in una massa fibrosa che doveva avergli dato la consistenza quasi della pietra. Allacciati gli uni agli altri dalle sipo, dalle jacitara, dalle barbe dei pao e da quelle strane aroidee che hanno le radici in aria e che poi lasciano pendere fino al suolo, vi erano cedri brasiliani che danno quel legno ricercato chiamato jacarandò, palme regie