When you visit our website, if you give your consent, we will use cookies to allow us to collect data for aggregated statistics to improve our service and remember your choice for future visits. Cookie Policy & Privacy Policy
Dear Reader, we use the permissions associated with cookies to keep our website running smoothly and to provide you with personalized content that better meets your needs and ensure the best reading experience. At any time, you can change your permissions for the cookie settings below.
If you would like to learn more about our Cookie, you can click on Privacy Policy.
Capitolo VI Lord James Guillonk Quando tornò in sé, con sua grande sorpresa, non si trovava più nella piccola prateria che aveva attraversata durante la notte, bensì in una spaziosa camera tappezzata di carta fiorita di Tung ed adagiato su di un comodo e soffice letto. A tutta prima si credette in preda ad un sogno e si stropicciò parecchie volte gli occhi come per destarsi, ma ben presto si convinse che tutto era realtà. Si alzò a sedere, chiedendosi a più riprese: — Ma dove sono io? Sono ancora vivo o morto? — Guardò attorno, ma non vide alcuna persona a cui potersi rivolgere. Allora si mise a osservare minutamente la stanza; era vasta, elegante, illuminata da due grandi finestre attraverso i cui vetri si vedevano degli alberi altissimi. In un canto vide un pianoforte, sul quale st