Sulla riva v'erano pezzi di pennoni, frammenti di murate, lembi di tela, cordami, delle palle da cannone, delle scimitarre e delle scuri infrante e dei rimasugli di attrezzi. Sandokan gettò un cupo sguardo su quegli avanzi che gli rammentavano la sua prima sconfitta e sospirò pensando a quei prodi che erano stati distrutti dal fuoco implacabile dell'incrociatore. — Riposano laggiù, fuori della baia, in fondo al mare — disse a Yanez con voce triste. — Poveri morti, ancora invendicati!... — È qui che tu sei approdato?... — Sì, qui, Yanez. Allora ero l'invincibile Tigre della Malesia, allora non avevo catene attorno al cuore né visioni dinanzi gli occhi. «Mi sono battuto come un disperato, trascinando i miei uomini all'abbordaggio con furore selvaggio, ma mi hanno schiacciato. «Il maled