E così aveva raccontato tutta la storia. Dal giorno del suo fidanzamento, sembrava non si fosse più interessata molto alla situazione dell'amica; le ore che passava con Irene non erano consacrate che alle proprie confidenze e, malgrado tutta la sua affettuosa simpatia, le era impossibile non lasciar trasparire di tanto in tanto, attraverso il sorriso, come una sfumatura di impietosito dispiacere per la donna che aveva fatto nella vita un errore così, così grande e così ridicolo. «Sarà incaricato anche della decorazione... avrà carta bianca... è magnifico...». June si mise improvvisamente a ridere. La sua figurina fremeva tutta di felicità. Aveva dato un colpo in una tenda di mussola alzando una mano: «ci crederesti che ero arrivata a chiedere allo zio James...». Ma, di colpo, le sembrò