5. Quando la veglia iniziò a prevalere sull’assopimento Sophia ebbe la curiosa sensazione di essere nuda. Poi di essere osservata. Erano vere entrambe. Era nuda sotto alle coperte, perché quando era scivolata nella propria cuccetta non aveva visto la necessità di indossare il pigiama. E qualcuno la stava osservando: Vinter, da una sedia accostata al letto. Sophia sbatté lentamente le palpebre e lo mise a fuoco. «Non ero sicuro che stessi bene» disse lui, a voce bassa, «e come sai dormo sempre molto poco. Quasi cinque ore, questa volta. Un autentico record». Lei si alzò su un gomito, osservandolo a sua volta. «Come stai tu, piuttosto». Vinter si piegò in avanti come se non riuscisse più a restare dritto sulla sedia. Si coprì la faccia con le mani. Fino a un secondo prima sembrava pa