CAPITOLO OTTO
Trascorsero molti giorni in una frenesia di telefonate con Richard Goldsmith, nell’occuparsi di Trevor, nelle discussioni per il matrimonio, e nel lavoro con gli ospiti della locanda. Anche se Emily era grata che gli affari si stessero riprendendo, si sentiva anche sempre più sommersa e sopraffatta.
Fu una sorpresa (e un grosso sollievo) ritrovarsi nel soggiorno una sera, con Chantelle alla finestra che disegnava e Daniel che accendeva il fuoco, e i cani distesi sul tappeto. Era confortante e familiare.
Fu solo in quello stato di calma che Emily si ricordò dei progetti dell’architetto che Trevor le aveva dato il giorno dopo il Ringraziamento. Era stata così sconvolta al vederli che li aveva messi da parte, perché non era ancora del tutto pronta ad affrontare la crisi emozi
