Capitolo VIII La Baia di Sarawak Al grido terribile di: al fuoco! al fuoco! l'ingegnere aveva fatto immediatamente arrestare il vascello, il quale non avanzava più che sotto l'impulso delle ultime battute dell'elica. Una confusione indescrivibile, all'apparire dei due pirati, regnava sul ponte. Dal castello di prua, seminudi o in camicia, uscivano alla rinfusa i marinai, ancora mezzo assonnati, in preda ad un indicibile sgomento, urtandosi gli uni con gli altri, sospingendosi, cadendo e risollevandosi. Gli uomini di guardia, non meno atterriti, credendo che il fuoco avesse già preso allarmanti proporzioni, s'affannavano a raccogliere le secchie sparse sul ponte. Dai boccaporti, invece, come marea montante, salivano in furia i tigrotti di Mompracem, col kriss fra i denti e le pistole i