Jordy Grizz si china sul fornello, i bicipiti scolpiti mentre mescola la carne sfrigolante. Copre la padella e va al frigorifero, rovistandoci dentro alla ricerca di un’altra confezione avvolta nella carta del macellaio. Si muove in maniera fluida per essere così grosso. La sua stazza potente si sposta dal frigo al fornello, e la grazia controllata dei suoi movimenti mi fa sentire le farfalle nel petto. La mia volpe è affascinata da lui. E devo ammettere che non ha tutti i torti. È molto robusto e rude, appartiene alla montagna, una sorta di boscaiolo che abbatte gli alberi. Oppure potrebbe stare in un cantiere, a lavorare con le mani. O in un’area di guerra, a scatenare la violenza che percepisco dentro di lui. Guardarlo cucinare è come vedere Godzilla lavorare a maglia. L’omone grande