VII. Il ragazzo e la ragazzina Mentre lasciava la compagnia dei suoi maggiori, il giovane Val pensava: «Che seccatura! Ha avuto una bella idea lo zio Soames! Che tipo sarà questa ragazzina?». Non si aspettava nulla di piacevole dalla sua compagnia; e a un tratto ecco, se la vide davanti che lo guardava. E come era graziosa! Una bella fortuna! — Temo che non mi conosciate, — disse. — Mi chiamo Val Dartie. Sono un vostro lontano parente, un cugino in secondo grado, o qualcosa di simile, sapete. Mia madre è una Forsyte. Holly, troppo timida per tirare indietro la manina bruna, che rimase perciò tra le sue, disse: — Non conosco nessuno dei miei parenti. Sono molti? — Tonnellate. Sono insopportabili, quasi tutti. Almeno, non so, alcuni, i parenti sono sempre insopportabili, non vi pare? —