VIII. Il ballo da Roger La casa di Roger, in Prince's Gardens, era tutta illuminata. Un gran numero di candele di cera, nei candelieri di cristallo, riflettevano le loro costellazioni sul parquet dei due saloni comunicanti. Si era dato agli ambienti un aspetto di ampiezza trasportando il mobilio al primo piano e stendendo, lungo le pareti, alcune file di quei singolari accessori della civiltà che si chiamano piccole sedie dorate. In un angolo appartato, sotto le palme verdi, era sepolto un piano verticale, con una copia della Kensington Coil aperta sul leggio. Roger non aveva voluto l'orchestra. Non ne vedeva l'utilità, non avrebbe speso soldi e non si doveva più parlarne. Francie aveva dovuto accontentarsi di rinforzare la pianista con un giovane che suonava il corno, perché sua madre,