La mia occasione si presentò quando Wulfgar andò ad incontrare gli Alpha, lasciando Fergus a guardarmi le spalle. «Fai la brava, piccolina.» «Sempre, mio signore», gli avevo detto, offrendogli le mie labbra per baciarle. Non ero ancora riuscita a smettere di essere timida attorno a quel guerriero gigante. Fergus era tutta un’altra cosa. Il guerriero dai capelli rossi mi fu addosso nel momento stesso in cui Wulfgar sparì in mezzo agli alberi, nella foresta. «Cosa dovremmo fare, oggi?» «Non—non lo so…» La mia mente cominciò a correre frenetica, alla ricerca di qualcosa che potesse tenere occupato il mio uomo mentre io mi occupavo del rituale che avrebbe richiamato la strega. «Io riesco a pensare ad alcune cose…» Fergus aveva già tolto la mia veste e mi stava baciando una spalla, poi il