Vieni, mia piccola pesca, le disse. — Chi dirà più che non c’è giustizia in Russia se Irene Yaroslav è la sposa di Boolba! L’uomo voltava le spalle alle tende e un po’ trascinava e un po’ spingeva la ragazza verso le due strisce grigie che segnavano la divisione, quando lei gridò. — Ancora, ancora, piccola mia — ghignò Boolba. — Ah! che musica deliziosa per le mie orecchie! Non aveva urlato per il pericolo che stava correndo. Ma per un altro motivo: a terrorizzarla era la visione, che già aveva avuto nella sua vita, di due mani bianche venate d’azzurro che uscivano dai tendaggi, questa volta tenendo una cordicella scarlatta. Fu intorno al collo di Boolba prima che lui si rendesse conto che qualcosa stava succedendo. Con un grido strozzato mollò la ragazza, e cadde all'indietro