Osservava Malcolm con i suoi freddi occhi azzurri. Lo sguardo e il tono della voce erano privi di qualsiasi cordialità. — Vi ringrazio. Vi sono molto grato. Non avrebbero certo fatto del male alla granduchessa, ma non potevate certo saperlo. In quanto all’ebreo... Sembrò all’improvviso pensieroso. Aveva l’aria dell’uomo che medita e che solo a tratti emerge dal suo guscio. Malcolm ebbe l’impressione che odiasse perfino comunicare i suoi pensieri alla figlia. — Sono felice di esservi stato utile — replicò Malcolm correttamente. — Sì, sì, sì — interruppe nervoso il granduca — vi prego, rimanete a pranzo con me. Venite, insisto, signor... ehm... ehm... — Signor Hay, padre — intervenne la ragazza. Tutta la conversazione avvenne in inglese. La cosa che non deve meravigliare, era que