«Quando mi svegliai, poco dopo mezzanotte, mi venne in mente il suo avvertimento e il pericolo che vi era sottinteso, e nella tenebra stellata, mi parve sufficientemente reale da farmi alzare per dare un’occhiata in giro. Sulla collina bruciava un grande fuoco che illuminava a intermittenza un angolo obliquo della casa. Uno degli agenti con un picchetto di qualcuno dei nostri neri, armati per l’occasione, montava la guardia all’avorio, ma dentro alle profondità della foresta, dei rossi baluginii, che sembravano sorgere dalla terra e sprofondarvisi, fra forme indistinte simili a colonne di intensa nerezza, indicavano il punto esatto dell’accampamento in cui gli adoratori del signor Kurtz facevano la loro inquieta veglia. Il monotono rullare di un grosso tamburo riempiva l’aria di colpi soff