«Col binocolo vidi il pendio di una collina con pochi alberi distanziati fra loro, completamente sgombra dal sottobosco. Un lungo edificio fatiscente appariva sulla cima, mezzo sepolto sotto l’erba incolta; dei grandi buchi nel tetto a punta, si spalancavano da lontano tutti neri; la giungla e la foresta facevano da sfondo. Non c’era né palizzata né steccato di nessuna specie; ma doveva essercene stato uno, perché vicino alla casa, restavano allineati una mezza dozzina di sottili pali, rozzamente squadrati e con le punte ornate di rotondi pomi intagliati. Le traverse, o quello che poteva esserci in mezzo a loro, erano sparite. Naturalmente la foresta circondava tutto, ma la riva era sgombra e sul bordo dell’acqua vidi un bianco, sotto un cappello simile alla ruota di un carro che si sbracc