L’assalto dei pesce-cani Udendo quel grido, che tradiva un terrore profondo, uscire dalle labbra di quell’uomo che non era così facile a impressionarsi, O’Donnell comprese subito che un tremendo pericolo lo minacciava. Senza arrestarsi, volse il capo, e si sentì gelare il sangue e paralizzare le forze nello scorgere, a soli venti metri di distanza, tre enormi squali, lunghi non meno di dodici piedi, i quali muovevano dritto su di lui con potenti colpi di coda, mostrando le loro immense bocche semicircolari, irte di denti triangolari che si agitavano mercé la strana disposizione delle mascelle, come se già pregustassero quella succulenta preda. I loro occhi, rotondi, con l’iride verde scura, e la pupilla azzurregnola, si erano già fissati sull’irlandese, il quale in quel supremo istante