Capitolo 13
Annika
Molto tempo dopo che la nostra prima cena come partner di affari era già terminata, mi sono ritrovata persa in un trance e sono tornata al presente quando stavo guidando la mia auto verso l'attico. Non mi ero nemmeno accorta che non ero più con Leon e che mi aveva già accompagnata alla mia macchina nel suo ufficio. Era come se il mio corpo fluttuasse in modalità automatica mentre la mia mente vagava nel cosmo; l'intero tragitto verso casa, la passeggiata all'ascensore e l'ordinariamente dolorosa attesa di raggiungere l'ultimo piano volavano via come in un'ebbrezza.
La nostra conversazione a cena ripeteva nella mia testa ed era come se il mio corpo avesse scelto involontariamente una nuova canzone preferita che non riuscivo a dimenticare. Il modo in cui Leon mi parlava
