Capitolo XI Mias pappan e Boa constrictor Si erano coricati subito dopo che il sole era tramontato, contando di alzarsi prima dell'alba per mettersi al lavoro. Dormivano profondamente sognando già trappole piene di animali e recinti popolati di tapiri, di babirussa, di scimmie d'ogni specie, e di uccelli, quando un urto che fece oscillare vivamente l'intera costruzione aerea, svegliò bruscamente il mozzo che si era addormentato sulla piattaforma esterna per godersi il fresco della notte. Dapprima credette di aver sognato e si limitò a gettare all'intorno uno sguardo semi-assonnato, ma un secondo scrollo che fece gemere i bambù della capanna, lo decise ad alzarsi per vedere di che cosa si trattava. Si trascinò sull'orlo della piattaforma e guardò giù. La luna, allora sorta, rischiara