«Senti, se davvero non ti interesso, va bene,» disse. «Puoi uscire da quella porta e non ti importunerò mai più. Non sono un cazzo di stalker. Almeno sii onesta con me. Sii onesta con te stessa.» Io mi girai di scatto e dovetti spingermi gli occhiali su per il naso. «Io sono onesta con me stessa.» Agitai una mano tra di noi come aveva fatto lui. «So cosa può succedere. Questa cosa, tra di noi, è pericolosa.» Lui inarcò le sopracciglia. «Andavo a scuola con la figlia di Nancy. Non ti avrebbe mandata qui se non avesse pensato che tu fossi al sicuro. Pensi che ti farei del male?» Io scossi subito la testa. «No. So che non lo faresti.» «Come puoi esserne così sicura pur dicendo che non funzionerebbe mai?» Io sollevai lo sguardo al soffitto, poi lo riportai su di lui. «D’accordo, non è che