Sono immersa in un romanzo giallo quando la porta della camera da letto si apre ed entra una divertita Lexi. Alzo lo sguardo per vedere il sorriso sul suo volto mentre i suoi occhi si posano sulle manette che ho al polso. Anche dopo aver supplicato Reagan, ha lasciato quel dannato aggeggio. Giuro che a volte vorrei torcergli il collo fino a farlo morire soffocato.
"Vedo che ti sei sistemata comodamente". Dice in tono divertito. La fulmino con lo sguardo, mentre lei rimbalza sul letto accanto a me. “È un peccato vederti così”.
"Non hai una lezione da seguire o qualcosa del genere?... a differenza di me che sono stata privata dei suoi diritti", borbotto l'ultima parte, ma posso scommettere che mi ha sentito perfettamente. Sfoglio la pagina del mio romanzo, fingendo di esserne ancora affasc
