«Possiamo aiutarti, Fleur. Non sei da sola.» I loro occhi erano accesi, eccitati e pronti ad aiutarmi… Io, invece, mi sentivo solo estremamente stanca. «Suona troppo bello, per poter essere vero», dissi, poi lasciai andare la testa sul corpo di Gunnr e chiusi gli occhi. Il calore del suo pelo e la voce calma e profonda di Erik mi seguirono dentro i miei sogni. «Non preoccuparti, piccolina. Ti faremo stare meglio.» Quando mi svegliai di nuovo, Erik era sporto verso di me, una ciotola in mano. Mi sedetti immediatamente, e lui la tenne ferma per me mentre bevevo il brodo. Quando sentii la bocca ritornare in vita abbastanza da permettermi di parlare, lo ringraziai. «È buono. Quando l’hai fatto?» «Siamo stati qui un giorno e una notte.» «Ho dormito per così tanto tempo?» Intorno a me er