11 REBECCA Sapevo di cosa stava parlando. Adesso. Il giorno prima non ne avevo avuto idea. Ero indolenzita tra le gambe. La mia passera, come la chiamavano gli uomini, pulsava, non solo per essere stata riempita e allargata da due cazzi, ma anche per via delle sensazioni latenti del piacere che mi avevano provocato. Anche il mio ano era sensibile. «Io ho dovuto aspettare tre giorni prima che mi fosse permesso di indossare di nuovo degli abiti,» condivise Olivia. «Ho tre mariti, per cui sono rimasta da sola con loro per tre giorni.» «Sei rimasta nuda per tre giorni?» domandai, sconvolta. I miei uomini me l’avevano richiesto solamente per uno. «E pur nuda per così tanto tempo, ti ci sono voluti comunque tre mesi interi per rimanere incinta,» aggiunse Ann. Olivia si posò una mano sul ve