CAPITOLO DODICIKate sussultò mentre il fabbro le inchiodava l’anello di una catena attorno al polso, legandola alla recinzione di ferro battuto. Kate cercò di liberarsi tirando, ma non c’era segno di cedimento nel metallo. E pareva non esserci alcun segno di cedimento neanche nell’uomo che l’aveva forgiato. Sembrava forte quanto il ferro che lavorava, con il petto ampio e potente. Sua moglie era più esile e aveva un aspetto preoccupato. “Tutto qui, Thomas? La lasci proprio dove potrebbe liberarsi?” “Tranquilla, Winifred,” le disse il fabbro. “Non si libererà. Conosco il mio lavoro.” La moglie però non pareva convinta. Avrebbe dovuto provare a stare dove si trovava Kate. In quel momento le pareva di avere una morsa stretta attorno al polso. Avrebbe voluto tirare, lottare, ma le armi che