Capitolo 27: Galene, a 0.6 volte la normale velocità umana Il giorno successivo Galena andò a lavorare. Era stanca. Avevano rincasato presto dall'appuntamento, ma l'avevano fatta restare sveglia tutta la notte i pensieri da ragazzina e gli urletti di gioia. Si trascinò al reparto AT ed andò nell'angolo cottura. "Gal!" la chiamò il suo capo. Eresia. Aveva violato il sacro pentalepto, il frangente di tempo all'inizio del turno in cui nessuno, non importava quanto fosse in alto nella scala dell'azienda, poteva ordinarti qualcosa. "Che c'è?" grugnì e si spostò verso la porta di lui. "Sei all'attico tutto il giorno, oggi". "Okay, ci vado dopo", grugnì. "Adesso, Gal. Vai!" Salì con l'ascensore. All'ingresso non c'era nessuno. Si fermò per un momento, chiedendosi se avesse dovuto suonar