Quando mi sveglio, per un breve secondo torna ad affacciarsi la speranza che sia stato tutto un sogno. Poi vedo Khan che mi guarda, con i suoi occhi scuri ora luccicanti di un’emozione che non riesco a decifrare. “Emma”, dice dolcemente. Dio, il suo profumo... mi fa fremere la pancia e mi fa battere forte il cuore. Cosa c’è di sbagliato in me? Mi prendo un momento per riflettere. Mentre io resto sdraiata a letto, coperta a malapena dai miei vestiti strappati, lui si allontana da me e si tira su a sedere, così da potermi guardare dall’alto. Adesso indossa una tunica, invece della solita imbracatura di pelle. Sembra una versione moderna di quella che portavano gli antichi romani, in una scintillante tonalità blu scuro che fa risaltare perfettamente il suo incarnato lilla e i suoi capelli