«Mi puoi... strizzare un capezzolo?» chiese, arrossendo tutta. Nello specchio, lui sorrise. Brielle vide la sua mano libera posarsi su uno dei propri seni. La sentì. Lui le prese il capezzolo tra pollice e indice e lei gemette. Nello specchio, si vide che spalancava la bocca. Le dita di Frank che stringevano... «Oh... Dio...» «Ho cambiato idea. Voglio ammanettarti al letto e fare un giochino. Non è doloroso e non è pericoloso». Brielle ansimò. Si piegò su se stessa, stringendogli la mano tra le cosce. «Forse non hai capito. Puoi farmi quello che vuoi» riuscì a sospirare. Era vicina all’orgasmo. Come fosse possibile non lo sapeva. Frank sembrava proprio il genere di individuo che ha delle manette in casa. E infatti le aveva. Alte polsiere di pelle chiuse con un lucchetto e unite tra l