V - NARCOTICI E VELENI Due uomini si erano improvvisamente rizzati dietro a un cetting, arbusto rampicante il cui succo è talmente velenoso che uccide in pochi istanti un bue. Il primo era un indiano alto, magro, nervoso, vestito di tela bianca e armato d'una lunga carabina incrostata d'argento; l'altro era un dayaco di belle forme, con le membra straordinariamente cariche di anelli di ottone e di perle di Venezia e i denti anneriti col succo caldo del legno siuka. Un solo ciawat, pezzo di stoffa di cotone copriva i suoi fianchi e un fazzoletto rosso la sua testa, ma portava indosso un vero arsenale. La terribile cerbottana con le frecce tinte nel succo dell'upas gli pendeva da una spalla; al fianco aveva il formidabile parang, pesante sciabola dalla larga lama intarsiata con pezzi d'otto