CAPITOLO DICIOTTO Gwen si trovava sul ciglio del Canyon e guardava l’orizzonte, paralizzata dal terrore mentre dalle nuvole emergeva un esercito di draghi enormi, antichi, tutti che sputavano fiamme mentre si avvicinavano a loro. I loro versi squarciavano l’aria e scuotevano il terreno, così intensi che Gwen dovette portarsi le mani alle orecchie. Vederli avvicinarsi era come osservare un incubo che diveniva realtà e Gwen visse la surreale esperienza di vedere in effetti la discesa della sorte avversa di cui per tante lune era stata testimone nelle sue visioni. Tutt’attorno a lei la sua gente, così riluttante ad attraversare il Canyon solo una attimo prima, improvvisamente iniziò a gridare voltandosi e correndo proprio verso quel ponte per cui tanto avevano protestato. Correvano per uscir