Selene Il re dei vampiri sorride e mi si sciolgono le ossa. Mi preparo a un attacco, ma non arriva. Solo questi giochetti sottili che mi lasciano nel dubbio. “Finito?” Indica il piatto. Annuisco e lui si porta dietro di me per levarmi la sedia da sotto. Predatore, grida il mio corpo, quando lo sento alle spalle. Mi alzo a metà e lui sfila la sedia. Mi offre una mano ed esito. La sua espressione si fa canzonatoria. Non ho paura di tenergli la mano, no? Certo che ho paura. Ma non permetterò a una cosuccia come la paura di fermarmi. Lucius ha proposto questo gioco, e io intendo vincere. Al peggio, imparerò di che pasta è fatto. Al meglio, gli dimostrerò che non sarà mai il mio padrone. Mi conduce in una lunga stanza che termina con delle porte a vetri affacciate su una veranda buia. Sedie