Seppellì il viso tra le sue gambe, leccandole e succhiandole le labbra, mordicchiandole. Le immerse il pollice dentro, la scopò velocemente con colpi brevi e duri. Le sue dita gli strapparono i capelli. «Tomis.» «Esatto, tesoro. Chi sa come prendersi cura della tua piccola fighetta avida?» «T-tu.» Lo strinse più forte e la gamba gli si agganciò sopra alla spalla. Corrugò le labbra sulla piccola protuberanza del clitoride, succhiando forte. Lei si portò una mano alla bocca, soffocando il grido. Pompò il pollice e succhiò, il medio trovò l’ano. «Chi, Talia? Di’ di nuovo il mio nome.» Si inarcò verso di lui, gli strofinò la figa succosa contro alla bocca, l’ano si serrò e tremò sotto il suo tocco. «Tomis!» Un'ondata di soddisfazione lo attraversò, nonostante le pulsazioni del cazzo. Da