La cavia Bobby Di Biase era un giovane tecnico informatico di Camarillo, una tranquilla cittadina di sessantamila abitanti cinquanta miglia a ovest di Los Angeles. Aveva compiuto trent’anni, proveniva da una famiglia piuttosto agiata, e da poco si era comprato una graziosa villetta in perfetto stile middle class americana. Il padre, di lontane e ormai scordate origini italiane, lavorava come direttore di una piccola banca, e la madre era titolare di un salone di bellezza ben avviato. Bobby aveva una fidanzata di nome Brenda e un Ford Explorer nuovo nel garage, anche se nelle frequenti e tiepide giornate di sole preferiva di gran lunga scorrazzare, capelli al vento, con la sua adorata Harley Davidson Fat Boy. Il giardino di casa, che Earl il giardiniere veniva a curare tutte le settima