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Era smarrito. Decise di avere bisogno di una ulteriore conferma e aprì il sito del Corriere della Sera. Un altro interminabile minuto nel quale stramaledisse il modem obsoleto della piccola pensione. Alla voce lotterie trovò i numeri dell’estrazione. Erano sempre gli stessi. Non vi erano errori. Apprese inoltre di essersi aggiudicato il terzo premio più alto nella storia del concorso. C’era un lungo articolo con tanto di fotografia del bar che aveva giocato la schedina vincente. Era il bar di Franco. Realizzò di avere tenuto in tasca quel biglietto che valeva una fortuna inaudita per più di un mese e mezzo. E realizzò che l’aveva perduto tre giorni prima nel centro della capitale più caotica di tutta l’Asia, e ritrovato per un puro miracolo. Si sentì baciato da Dio in persona. Si mise il