«No, non lo so benissimo. Non lo so per niente. Quando pensi a lui sei neutra come un muro bianco». Sospirò lievemente, sporgendosi verso di me a sua volta. «Non sto parlando del sesso. Non mi importa del sesso. Sto parlando di...». Si interruppe, come se in realtà non sapesse spiegare neanche lui che cosa stesse parlando. «Di... come dire... tu e lui che... fate cose. Andate in giro. Parlate con persone. Mangiate insieme. Dormite assieme. Fate un figlio assieme. Poi tu torni a casa – e io non posso toccarti – e mi dici: “oh, ma ti amo”. Ecco, a me sembra che tu ti sia fatta strada praticamente a spintoni dentro alla mia vita e che adesso ne stia uscendo a passo di danza, senza preoccuparti nemmeno di dire: “Okay, Adrian, grazie di tutto, ma adesso non mi servi più”». Fece una smorfia. «E