Il suo punto debole era quell’umano dalla lingua lunga.
Oh, cavoli, questa era una scoperta incredibile! Se lo avessero saputo prima, lo avrebbero battuto in un lampo!
«Qualunque sia il tuo pensiero, non esiterò a uccidere ciò che hai di più caro al mondo,» sibilò la voce di Deimos nel suo orecchio, troppo vicina perché qualcun altro lo sentisse. Quando si era avvicinato così tanto? Si trattenne dal guardare Connor, non voleva che capisse… «Lo so che lui è tutto per te. Ricordati, non esiterò un istante.»
Voltò la testa quel poco per guardarlo nei suoi occhi viola, freddi e spietati. Era un giuramento di sofferenza eterna ciò che quello sguardo gli stava trasmettendo e lui di sofferenza ne aveva avuta abbastanza.
Annuì teso mentre osservava gli altri spartirsi i compiti. «Ho compreso.»
