Lo sguardo di Sophia era distante. “Era arrabbiato. Voleva la Regina e la bambina. Non voleva me. Lavora per qualcuno a Central City. Si trova qui? Quando si è reso conto che si erano sbagliati, ha ordinato al suo galoppino di ritrasportarlo nella città. E poi di uccidermi. “E quest’uomo di cui parli aveva un segno come il mio?” chiese Gunnar. Sophia sollevò il viso per guardarlo negli occhi. “Sì. Che cosa vuol dire?” Lev si schiarì la gola. “Vorrei sapere anche io la risposta.” Le guardie attorno a Gunnar gli si fecero più vicine. Gunnar guardò Sophia negli occhi e le rispose. “È il marchio che contraddistingue un Signore Dominante al Trinity Club di Central City.” La Regina Leah sussultò. “Il Trinity Club?” Lev ridacchiò. “Ah, già. Penso di aver già visto quel segno prima d’ora.”