Riuscivo a vedere le loro gambe. Indossavano entrambi dei pantaloni scuri e degli stivali neri. Avevo paura di muovermi. Stavano pensando ad altro, e io non volevo richiamare la loro attenzione. Dopo aver avuto a che fare con i Corelli, sapevo che certe volte è meglio rendersi invisibile. Ovviamente questi due bruti non erano i miei compagni. Se era così, dov’era il terzo? “Guardia, dov’è la Regina? Dove cazzo è la principessa?” chiese il secondo uomo. “Non lo so, signore.” “Che vuol dire che non lo sai? Che cazzo dovremmo dire a Vikter?” “Non è stato segnalato nessun malfunzionamento.” L’uomo in preda al panico, di rango inferiore, doveva essere il poveraccio che lavorava qui, dovunque “qui” fosse. L’altro, quello arrabbiato, non avevo idea di chi fosse. “E allora chi diavolo è quest