La lasciò. Sì, in realtà lo vide iniziare a mirare il bersaglio, quindi lasciar cadere lo schiaffo. Ma ne aveva abbastanza. Le afferrò entrambi i polsi e la strattonò contro il suo petto. «Ti è piaciuto troppo?» la sua faccia era cupa e la consapevolezza nel suo tono la fece quasi cadere sul pavimento. Le lacrime le rigarono le guance come se si fosse aperta una valvola. Rok la prese per la vita, sollevandola. Tirò fuori la radice che le bruciava e le riscaldava il culo, lasciando calda l'intera regione pelvica, la figa gocciolante. Anche dopo quella cavalcata vigorosa, dopo aver preso il suo enorme cazzo Zandiano, voleva di più. E la cosa la terrorizzava. Non avrebbe dovuto desiderare il suo rapitore. Trovare piacere con il suo padrone. Ricevere conforto dal maschio che aveva pianifi