Il primo colpo Ero talmente contento di aver piantato Long John che incominciai a divertirmi, osservando con interesse lo strano luogo dov’ero capitato. Avevo attraversato una zona paludosa popolata di salici, giunchi e curiosi alberi esotici, ed ero giunto sull’orlo d’un terreno scoperto, ondulato e sabbioso, esteso circa un miglio, cosparso di rari pini e d’un gran numero di alberi contorti, non diversi nella struttura dalla quercia, ma dalla foglia grigio argentea come i salici. All’estremità della radura si drizzava una delle montagne, con due bizzarri picchi scoscesi che splendevano vivacemente al sole. Provavo ora, per la prima volta, la gioia dell’esploratore. L’isola era disabitata; i miei compagni di bordo li avevo lasciati indietro, e nulla viveva davanti a me tranne mute bes