Vado a Bristol Per approntare il nostro equipaggiamento ci volle più tempo di quanto il Cavaliere non immaginasse, e nessuno dei nostri iniziali progetti, neppure quello del dottor Livesey di tenermi presso di sé, poté essere attuato secondo le nostre intenzioni. Il dottore aveva dovuto recarsi a Londra in cerca di un medico a cui passare la propria clientela; il Cavaliere era grandemente occupato a Bristol, ed io ero rimasto al castello sotto la sorveglianza del vecchio Redruth, il guardacaccia. Ero quasi prigioniero, ma il mare riempiva i miei sogni con le più deliziose visioni di strane isole e avventure. Per ore ed ore il mio pensiero indugiava sulla carta della quale ricordavo nel dettaglio i particolari. Seduto accanto al fuoco nella stanza dell’intendente, mi lasciavo trasportare d