4. La tirò su. La prese in braccio come se pesasse due etti e Skye apprezzò la cosa. Non l’avevano mai sollevata così. Non l’avevano mai posata delicatamente sul letto. E invece... quel giorno le era già successo due volte e non era per niente brutto. Peter si sfilò la maglietta tamarra, rivelando il proprio torace scolpito da un mestiere faticoso e lontanissimo dal mondo di Skye. Si sedette per slacciarsi gli scarponcini, mentre lei socchiudeva gli occhi e si accarezzava, guardandolo. Uscì dagli improbabili jeans scoloriti e aderenti e si ricordò persino di togliersi i calzini. Forse Steve ce l’aveva come un pinolo, ma a Skye il suo uccello sembrava davvero grosso. Era lungo, un po’ storto, e con l’asta spessa e piena di vene. Ed era già la terza volta, quella sera, e Skye era ammirata