“Piantala, Mauro! Tanto il disastro è fatto ed è inutile pensare alle responsabilità di uno o dell’altro. Adesso bisogna occuparsi di questa povera gente arrivata fin qui”, lo redarguì Margherita, seccata dalla vena polemica del marito. “Lui ha sempre voglia di criticare. E quando non lo fa attraverso i suoi editoriali, lo fa qui in casa”, commentò la donna, quasi scusandosi con l’amica. “Le mie non sono polemiche sterili, tesoro. Stiamo vivendo un momento delicato e quanto mai pericoloso per la vita democratica di questo paese. Quel Villa non è altro che un fascista, un populista travestito da progressista. Se pensa d’incantare la gente regalando una divisa da vigile urbano a degli stranieri per combattere il razzismo, credimi che siamo alla frutta. Mi spiace, Giulia, io sono contento pe
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