Capitolo XIII
L’intellettualeMilano, 8 giugno, ore 5:55, Palazzo Marino
Villa aprì gli occhi intorno alle sei del mattino.
Si era addormentato alla scrivania senza essersene accorto. Si ricordò solo che stava leggendo le ultime notizie sul cellulare, poi più nulla.
La stanchezza aveva avuto il sopravvento facendogli perdere i sensi. Poche ore di sonno consumate sulla poltrona girevole di pelle. Aveva le membra anchilosate e gli servirono diversi minuti per riavere la padronanza completa su di esse. Provò delle fitte di dolore, simili a scosse elettriche, in prossimità della cervicale.
Si sentì terribilmente vecchio e sfiancato, minato dagli eventi, nel fisico e nella mente.
In quei secondi che precedono il risveglio, il sindaco si domandò se non fosse stato tutto un sogno, la folla i
