Gli agenti feriti rimasti a terra venivano protetti dai colleghi in attesa dell’arrivo del personale medico. Nel giro di qualche ora via Corelli si era trasformata in un teatro di guerriglia urbana in cui le forze dell’ordine venivano tenute in scacco da decine di rivoltosi determinati a dare battaglia e a distruggere tutto. Gli occupanti del centro, in quei giorni in sovrannumero rispetto all’effettiva capienza, erano centoquaranta, ma gli agenti avevano l’impressione di affrontare un numero maggiore di rivoltosi. Molti stranieri, una volta apertasi una breccia, si erano dati alla fuga, disperdendosi nel vicino Parco Forlanini immerso nel buio. Nonostante questa fuga di massa precipitosa, molti rimanevano a tenere impegnati gli agenti. Era come se ne fossero giunti altri a dare manforte